lunedì 24 novembre 2008

Neil Gaiman - Ritratto d'autore
(Atto Primus)

Venghino signori venghino in questa bellissima Plaza dove troverete un articolo realizzato per il N° 162/163 di Fumo di China su uno degli autori a me più cari. Per ora vi metto a disposizione la prima parte ma nei prossimi giorni spunteranno come funghi gli atti Secundus e Tertius. Che altro dire? Buona lettura.

Riuscire a parlare in modo esaustivo di un autore poliedrico come Neil Gaiman non è affatto semplice. Perciò in questo articolo sono inseriti frammenti del Gaiman pensiero e stralci tratti dalle sue interviste da usare come una sorta di mappa per approfondire i temi e le scelte stilistiche di questo geniale autore.

Osservando la labirintica produzione di questo autore è possibile notare come non prediliga un unico mezzo di comunicazione, lui stesso ha affermato: “Quello che amo fare è raccontare storie e una parte di questo è la gioia di essere capace di muoversi da media a media”. Infatti Gaiman è certamente uno degli scrittori più eclettici attualmente in circolazione: oltre ad essere autore di fumetti e romanzi ha lavorato anche come sceneggiatore televisivo, cinematografico e radiofonico. La scelta di utilizzare un'ampia gamma di mezzi di comunicazione gli permette di ottenere risultati differenti in funzione delle sue esigenze. Grazie a questa sua capacità di adattamento e a una conoscenza approfondita dei diversi media è in grado di sfruttare le possibilità espressive che ognuno di essi offre. “Non si può certo dire che il mezzo che si usa non sia importante. Anzi, è fondamentale in quanto ogni strumento pone dei limiti diversi”.


La sua padronanza nello spaziare però non si limita solo all'uso di diversi media: Gaiman è uno scrittore in grado di raggiungere un pubblico eterogeneo affrontando una vasta scelta di tematiche. “Normalmente quando scrivo ho me in mente. Mi piacerebbe intrattenere qualcuno molto simile a me che non ha ancora scritto quel libro. Questa può essere una buona ragione per cui io faccio tante cose differenti, perché io amo tante cose differenti”.


Luigi Filippelli

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