giovedì 27 novembre 2008

Neil Gaiman - Ritratto d'autore
(Atto Secundus)

Un altro aspetto che caratterizza la scrittura di Gaiman è la capacità di inserire elementi quali miti e leggende in un contesto vicino a noi: l'irreale e l'onirico prendono forma, invadono il quotidiano e mandano in frantumi la realtà. “Amo i miti, il mito è sempre stato, se non proprio il pane e burro della mia vita, almeno la mia tazza di the. Ero un ragazzino di circa sette anni, quando reggevo tra le mani una copia di Racconti Nordici, l’ho letta finché le pagine non sono cadute tutte”. Miti e leggende sono infatti presenti in molte sue opere: in Sandman il protagonista è Morfeo, il re dei sogni; in Nessundove veniamo trasportati in una Londra oscura e sotterranea abitata da creature magiche e mostruose; in American Gods viene narrata la vita di alcune antiche divinità portate dai propri fedeli dal vecchio al nuovo mondo e, nel corso dei secoli, abbandonate in favore di nuovi e arroganti dei contemporanei: Media, Televisione, il dio Autostrade e il dio Tecnologico.

La grande forza immaginativa di Gaiman gli permette di attingere a piene mani dal folklore, riplasmando creature e personaggi mitici li rende vividi e “reali” senza risultare pedante o forzato. “Personalmente non ho mai riscontrato difficoltà nel trattare materiale così vasto, ma più che altro un piacere, una gioia”. Gaiman non si sente limitato dall'utilizzo di elementi fantastici, appartenenti a culture e tradizioni spesso differenti fra loro, anzi proprio partendo da questa passione per il mito l'autore è riuscito a ricreare un ricco pantheon personale. “Dalla mia prospettiva non esiste una vera distinzione tra letteratura e letteratura fantastica, tra letteratura e fantastico. Consideriamo tutte le più grandi opere, da L’Asino d’oro alla Bibbia, dalla Divina Commedia all’Iliade: tutti sono ricorsi ai temi della magia per non usare delle allegorie. La narrativa mimetica è un fenomeno moderno, come se l’elemento magico non appartenesse alla letteratura”.


Attraverso citazioni e riferimenti alla cultura classica e al mito Gaiman crea delle opere ricche che si sviluppano su più livelli di lettura senza però tralasciare la forma: la sua narrazione è piacevole e avvincente, per questo motivo viene apprezzato da lettori di ogni età. “Sandman è un’opera da rileggere, nel senso che può essere letto una prima volta semplicemente per la trama, come un’avventura, e il lettore può poi riprenderla in mano magari cinque anni dopo, con maggiore esperienza, anche con un maggior bagaglio culturale e letterario, e può leggervi una storia completamente diversa. E dieci anni dopo ancora può di nuovo leggere una storia ancora diversa. Può vedere nuove sfumature, nuove relazioni, nuovi collegamenti. E ovviamente in tutte queste stratificazioni dell’opera evoluta c’è la volontà di creare qualcosa dove anche il camminare sulla superficie è piacevole, e dove comunque approfondire e scendere di strato in strato significa apprezzare sempre di più quello che si legge.”


Luigi Filippelli

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