lunedì 2 novembre 2009

La Biblioteca di Hellboy #2

La biblioteca di Hellboy #2
di Mike Mignola
Magic Press, - 288 pagg. cart. col. - € 35,00

Su sfondi cupi, verdastri e limacciosi si staglia una bizzarra creatura, il demone Anung Un Rama, conosciuto dagli uomini con il nome di Hellboy. Rinvenuto durante la seconda guerra mondiale dal Dottor Bruttenholm il piccolo demone cresce allevato dagli uomini e, una volta adulto, sceglie di continuare a vivere con loro diventando un investigatore del paranormale.

Magic Press in questa pubblicazione di lusso, dal grande formato e con copertina cartonata, ci ripropone e raccoglie i volumi La bara incatenata e La mano destra del destino. Ad arricchire il tutto, ci pensano gli schizzi preparatorii e gli appunti di Mignola presenti in coda al volume.

Le atmosfere di Hellboy richiamano gli horror investigativi scritti da Lovecraft dove creature ultraterrene tramano nell'oscurità cercando di corrompere e portare alla follia gli uomini... almeno finché non viene il momento di menar le mani, allora il demone rosso si scatena e non ce n'è più per nessuno. Un mondo in bilico fra mistero e avventura nel quale Mignola riesce a muoversi con disinvoltura sfruttando la sua capacità di giocare con i contrasti sia grafici che narrativi.

Con un tratto netto e attraverso giochi di luci e ombre “scolpisce” ambientazioni scarne ma al contempo cariche di suggestione, mentre attraverso le azioni dei suoi personaggi ci permette di riflettere sull'umanità del demone e sulla corruttibilità dell'uomo. Infatti uno dei temi portanti dell'opera di Mignola è l'autodeterminazione: così mentre Hellboy combatte le forze del destino pur di rimanere fedele a sé stesso spesso si trova in contrasto con uomini che hanno perduto la propria umanità inseguendo sogni di gloria e potere.

Un fumetto che attinge a piene mani e con intelligenza da folklore, mitologia e leggende creando un cupo mondo sotterraneo popolato da creature fantastiche e esseri mostruosi. Un'opera ben bilanciata, fluida e dallo stile grafico unico in grado di trovare l'ironia anche nei momenti di tensione.

Luigi Filippelli

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