venerdì 9 maggio 2008

Il vangelo del coyote

Il Vangelo del Coyote
di Gianluca Morozzi, Giuseppe Camuncoli, Michele Petrucci
Guanda Graphic, 2007 – 124 pagg. b/n bros. - 14,00€


Dopo Pandemonio Gianluca Morozzi torna a scrivere per il fumetto trasportandoci in un mondo macabro e agghiacciante dove il quotidiano e l'horror s'intrecciano con disinvoltura. Un mondo che colpisce per la quantità di (dis)umanità presentata nelle sue storie. Già, perché le storie sono due, parallele, che si alternano nella narrazione e sembrano non volersi toccare mai, se non nella violenza: estrema, insensata, brutale. Due storie per due fumettisti che ci accompagnano in questo viaggio.

Camuncoli, con un segno netto, duro, quasi a voler incidere la pagina disegna le vicende di Skoda e Liù. Due ragazzine e la loro fame di emozioni. Fame colmata da un film, sempre lo stesso, visto talmente tante volte da diventare un’ossessione. E poi un capanno degli attrezzi, una nonna che fa il fritto alle sette di mattina e Mr. Cacciavite, con le sue inutili braccine.

Petrucci, invece, illustra con toni più morbidi ma caricaturali e inquietanti la storia del Professore, i cui sogni vengono invasi dalla parola “Zardoz” quando mancano pochi giorni al suo compleanno. Lui attende impaziente mentre tiene segreto al mondo il contenuto raccapricciante della sua cantina. E poi un’ombra. Un’ombra enorme. Un’ombra nera.

Buona prova per il trio italiano che ci propone un fumetto cupo e feroce ma non scontato. Unica pecca: l'inizio fatica un po' a decollare ma progredendo nella lettura tutti i pezzi del puzzle vanno al posto giusto, bisogna solo avere pazienza e lasciarsi trasportare dalla narrazione.

Luigi Filippelli

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